Il Diabete Gestazionale - Ludovico Palma Nutrizionista

8 Novembre 2024

Il Diabete Gestazionale

8 Novembre 2024
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Il diabete mellito gestazionale (GDM) è una condizione che si può verificare in gravidanza, in cui si manifesta un’alterazione del metabolismo del glucosio. Secondo dati europei e nazionali si stima che circa il 6-7% delle gravidanze siano rese più difficili dall’insorgenza di questo tipo di diabete.

Il diabete gestazionale si definisce in base a diversi parametri, ma sicuramente deve essere diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza. Questi casi di diabete si risolvono spesso dopo il parto, pur essendoci un rischio maggiore che anni dopo si ripresenti come diabete di tipo 2. 

Una piccola percentuale di donne affette da diabete gestazionale presenta delle peculiarità del diabete autoimmune dal punto di vista genetico, immunologico e clinico. In seguito, pressappoco la metà di queste donne dopo la gravidanza saranno affette da diabete autoimmune. 

Complicanze e sintomi del diabete gestazionale

Il diabete mellito gestazionale se non trattato correttamente può indurre delle complicanze durante il parto, sia alla madre che al feto. Inoltre, con il diabete gestazionale aumenta il rischio di malformazioni fetali e/o morte intrauterina. 

Molti studi scientifici indicano che dei valori alterati di glucosio nella parte finale della gravidanza aumentino la probabilità di complicanze perinatali. 

Altri dati indicano che il rischio, per chi ha avuto il diabete gestazionale, di manifestare anche diabete di tipo 2 nei successivi 5-10 anni dal parto sia molto superiore rispetto  alle donne che non lo hanno avuto. 

Purtroppo sintomi evidenti che identifichino questa patologia il più delle volte non ci sono. Di rado si può notare una sensazione di sete, nausee, infezioni e necessità di urinare.  Per questi motivi è molto importante agire in ottica preventiva, facendo tutti i controlli medici e ginecologici previsti e adottando una dieta adeguata.

Solitamente la diagnosi viene eseguita facendo un test ,che prevede una carico di glucosio orale, tra la   24° e 28° settimana di gravidanza. Più precisamente è somministrata per bocca una soluzione di 75 grammi di glucosio e poi misurata la glicemia con un prelievo di sangue venoso.  I prelievi sono fatti in tre momenti differenti: all’inizio, dopo un’ora ed ancora dopo due ore. 

Per la diagnosi di diabete gestazionale la glicemia deve essere uguale o superiore a questi valori limite:

  • 92 mg/dl a digiuno;
  • 180 mg/dl a 60 minuti;
  • 153 mg/dl a 120 minuti.

Quali sono le cause ed i fattori di rischio del diabete gestazionale?

Le cause che molto spesso portano all’insorgenza del diabete mellito gestazionale sono dovute principalmente a cambiamenti ormonali durante la gravidanza. Succede che la placenta produce degli ormoni che ostacolano l’azione dell’insulina facendo aumentare i valori di glicemia. Se il pancreas non risponde producendo più insulina per diminuire la glicemia o se vi è una resistenza all’insulina si sviluppa il diabete gestazionale. 

Ci sono dei fattori di rischio che andrebbero considerati anche se solo su alcuni di essi è possibile intervenire, vediamone insieme alcuni: 

  • sovrappeso e obesità 
  • precedente neonato macrosomico dal peso di 4.5 kg o maggiore
  • diabete gestazionale in gravidanza precedente
  • anamnesi familiare di diabete (parente di primo grado con patologia)
  • famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete.

Prevenzione del diabete gestazionale con lo stile di vita

I fattori di rischio sui quali è possibile intervenire maggiormente sono la corretta alimentazione ed uno stile di vita attivo, prevenendo così sovrappeso ed obesità. Praticare attività sportiva, secondo la propria situazione e possibilità, o comunque condurre una vita non sedentaria è altrettanto importante. Ad esempio, ritagliarsi nella giornata 30 minuti per fare una camminata è una buona idea per migliorare il metabolismo glucidico e la sensibilità insulinica. 

Ovviamente durante la gravidanza è bene svolgere tutti i controlli medici previsti per poter diagnosticare l’eventuale insorgenza di diabete in maniera precoce. E’ fondamentale avere una corretta alimentazione e gestione della glicemia in ogni momento della giornata per diminuire il rischio di complicanze per madre e feto. 

Così, è necessario avere una dieta personalizzata, sviluppata da un professionista come un medico o un biologo nutrizionista .  La parte che richiede maggiore attenzione è senza dubbio la gestione degli zuccheri e dei carboidrati, che si dovranno assumere nelle giuste quantità ed abbinamenti. Oltre alla quantità di zuccheri che si mangiano il nutrizionista ha  il ruolo di gestire soprattutto il carico glicemico dei diversi pasti nella giornata. Questo è molto importante per non creare una risposta glicemica ed insulinica alterata e pericolosa. L’apporto delle giuste quantità di verdure e frutta consentono il corretto introito di fibre, un componente veramente indispensabile nella sazietà e assorbimento degli zuccheri.

Se tutto ciò non dovesse bastare, l’intervento medico con  una terapia farmacologica, è indispensabile per avere i giusti livelli di zuccheri nel sangue ed evitare rischi. 

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