
L’obesità è uno dei problemi di salute pubblica più critici dei nostri tempi che accorcia l’attesa di vita. Ad essa sono associate patologie metaboliche (ad es. diabete e dislipidemie), tumorali, cardiovascolari o respiratorie.
Quando è necessaria una drastica riduzione di peso il solo approccio dietetico con un nutrizionista può non essere risolutivo o del tutto efficace. Così, se il problema persiste da molto tempo, gli interventi di chirurgia bariatrica possono rappresentare una strada percorribile.
Gli interventi di chirurgia bariatrica:
Quando si è in presenza di obesità grave, di secondo o terzo grado , l’intervento di chirurgia bariatrica è fondamentale per ridurre il grasso in eccesso. Oltre a diminuire il peso in eccesso gli interventi chirurgici hanno lo scopo di guarire o migliorare le patologie ad esso associate.
La chirurgia bariatrica può far perdere circa il 70% del peso che si ha in più. Però la diminuzione di peso è sempre variabile e dipendente anche da fattori individuali come l’età, la composizione corporea e le patologie presenti.
Gli interventi avvengono in via mini-invasiva laparoscopica, in assenza di complicazioni, dopo circa 48 ore dall’intervento, il paziente viene dimesso con la programmazione delle visite di controllo.
Ma quali sono i più frequenti interventi di chirurgia bariatrica?
- La sleeve gastrectomy è una resezione verticale di una parte dello stomaco. La riduzione dello stomaco porta ad avere meno fame ed un senso maggiore di sazietà, questo determina una perdita di peso.
- Il bypass gastrico è spesso suggerito in caso di diabete tipo 2 e di severo reflusso gastroesofageo. Si perde peso sempre per maggiore senso di sazietà e minor fame ma vi è anche un ridotto assorbimento intestinale.
- Il bendaggio gastrico, intervento ormai meno comune, prevede che un anello di silicone stringa la parte alta dello stomaco. E’ un tipo di intervento con rischi minori ma anche con bassa efficacia, per questo non molto praticato.
- La diversione biliopancreatica è un intervento, molto rischioso e poco praticato, che viene utilizzato per un ristretto numero di persone attentamente valutate.
Nutrizione pre e post chirurgia bariatrica:
Come si può evincere dalla descrizione del tipo di interventi di chirurgia bariatrica, non tutti possono essere candidati ad intervento. Avviene un’accurata valutazione in primis dal chirurgo ma anche da un’equipe di specialisti come l’endoscopista, l’endocrinologo, lo psicologo ed il nutrizionista. Oltre a ciò il paziente deve essere idoneo all’operazione anche dal punto di vista cardiologico e respiratorio.
Prima dell’operazione viene fatta una valutazione nutrizionale per:
- Individuazione deficit vitamine e sali minerali
- Valutazione abitudini alimentari del soggetto obeso
- Valutazione composizione corporea
Le informazioni raccolte saranno utilizzate dall’intero team nella scelta dell’intervento più adeguato al singolo paziente. Oltre a ciò si provvede ad una raccolta dati completa, aspettative e conoscenze del post-operatorio, condizioni patologiche presenti e pregresse ed eventuali trattamenti farmacologici.
Quali sono le principali problematiche post-operatorie?
Dopo chirurgia bariatrica possono riscontrarsi deficit di nutrienti. La severità della carenza dipende dal tipo di procedura chirurgica adottata. Gli interventi malassorbitivi sono quelli più a rischio nutrizionale.
Tra i micronutrienti da valutare per una possibile deficit vi sono: l’acido folico, la vitamina B12, il ferro, le vitamine liposolubili (A,D,E,K).
Deficit di macronutrienti possono invece verificarsi in seguito a :
- malnutrizione proteica determinata da ridotto intake
- ridotto contatto con l’acidità gastrica e minore assorbimento
- vomito persistente
- diarrea
- intolleranza ai cibi
- insorgenza Dumping Sindrome: precoce o tardiva.
E’ molto importante educare il paziente alla scelta e alla consistenza dei cibi, è infatti il primo problema da affrontare nel post-operatorio. Le linee guida dell’American Endocrine Society consigliano una progressione della consistenza del cibo graduale, dai liquidi ai cibi frullati fino ad arrivare ai solidi. E’ necessario un adattamento dei pazienti ad una dimensione ridotta dello stomaco ed alle nuove abitudini alimentari.
Indicazioni comportamentali post – intervento:
Per procedere ad una cauta rialimentazione è importante attuare alcuni atteggiamenti comportamentali:
- masticare accuratamente il cibo preparato in piccoli bocconi,
- mangiare lentamente facendo delle piccole pause tra un boccone e l’altro,
- fermarsi non appena si avverte la sensazione di pienezza dello stomaco,
- non bere durante il pasto e per almeno 1 ora dal termine,
- evitare di coricarsi a breve distanza di tempo dalla fine del pasto,
- frazionare i pasti: fare 3 pasti e 2-3 spuntini al giorno,
- non usare condimenti troppo elaborati (grassi, spezie piccanti o acidule, salse)
Controlli dopo intervento di chirurgia bariatrica:
I pazienti che si sottopongono a tali procedure devono essere monitorati per tutta la vita e devono essere informati che dovranno partecipare ad un lungo periodo di follow up.
I controlli hanno lo scopo di monitorare i cambiamenti del peso, delle comorbilità e della composizione corporea dei pazienti. È opportuno che i controlli avvengano in tempi ben determinati:
- Dopo una settimana dall’intervento
- Dopo 15 giorni dalla dimissione
- Ogni mese per il primo anno
- Ogni tre mesi dopo il primo anno
E’ importante enfatizzare che adeguamenti permanenti di comportamenti alimentari e attività fisica sono la chiave del successo per la perdita di peso per prevenire complicanze a lungo termine. Il rispetto delle indicazioni dietetiche, regolare attività fisica e la giusta supplementazione favoriscono i risultati a lungo termine.
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