Settembre 2025 - Ludovico Palma Nutrizionista

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30 Settembre 2025

Quante volte si sente dire: “Ho seguito la dieta della mia amica, ma su di me non ha funzionato”? Questo accade perché non esiste una dieta valida per tutti. Esistono delle linee guida per una corretta e sana alimentazione, quelle sì, valide per tutti. Poi quando si va nel particolare le cose cambiano e subentrano molte variabili, tutt’altro che indifferenti. Ogni organismo è unico, e ciò che funziona per una persona non è detto che funzioni per un’altra, anzi in alcuni casi potrebbe risultare anche dannoso. In questo articolo scopriamo insieme perché è importante seguire una dieta personalizzata, studiata su misura da un biologo nutrizionista, medico o dietista e cosa rende ogni piano alimentare davvero efficace.

Perché le diete “uguali per tutti” non funzionano?

Se l’obiettivo è il dimagrimento, una dieta ipocalorica, ossia che apporti meno energia rispetto ai fabbisogni, indurrà sicuramente una perdita di grasso indipendentemente da chi la segue. Ma in che modo, per quanto tempo e a quale costo? 

Infatti, è fondamentale valutare anche la qualità del dimagrimento, se il peso perso ed il grasso vengono
mantenuti o ripresi dopo breve tempo. Ancora più importante è considerare lo stato di salute ed il benessere psicofisico raggiunto dalla persona dopo la dieta.

Quindi, vediamo insieme alcuni punti per cui le diete uguali spesso non funzionano su persone diverse:

1. Diversità genetica e metabolica

Ognuno di noi ha un profilo genetico e metabolico differenti. Alcune persone metabolizzano meglio i carboidrati, altre i grassi. Una dieta chetogenica può funzionare per alcuni, ma risultare controproducente per altri. Questo può derivare anche a causa di patologie. 

2. Stili di vita diversi

Chi fa un lavoro sedentario non ha le stesse esigenze nutrizionali di chi si allena tutti i giorni. Una dieta personalizzata tiene conto del livello di attività fisica, del ritmo sonno-veglia e dello stress quotidiano. Il dispendio energetico può essere diverso in base a tanti fattori, incluso anche età, sesso, peso, neat e massa muscolare. Inoltre, anche gli orari ed il tipo di lavoro possono influenzare la scelta di adottare una dieta piuttosto che un’altra.  

3. Obiettivi differenti

C’è chi vuole perdere peso, chi desidera aumentare la massa muscolare, chi deve tenere sotto controllo il colesterolo o la glicemia. Una dieta efficace parte sempre dall’obiettivo specifico.

4. Intolleranze, allergie e patologie

Un piano alimentare deve considerare eventuali intolleranze alimentari, allergie, disturbi gastrointestinali o condizioni croniche come il diabete, la celiachia, l’ipotiroidismo o la sindrome dell’intestino irritabile. Ovviamente anche le terapie mediche sono influenti sulla scelta di un tipo di piano alimentare o no. 

Cos’è una dieta personalizzata?

Una dieta personalizzata è un piano alimentare costruito su misura, basato su:

  • Analisi dei bisogni nutrizionali individuali
  • Valutazione della composizione corporea (massa magra, massa grassa, acqua)
  • Storia clinica e familiare
  • Analisi del sangue e altri esami diagnostici
  • Abitudini alimentari e stile di vita
  • Attività sportiva
  • Obiettivi a breve e lungo termine

Il tutto viene monitorato costantemente con adattamenti nel tempo, per garantire risultati duraturi e un reale miglioramento del benessere.

Dieta personalizzata : I vantaggi di affidarsi a un biologo nutrizionista

Un biologo nutrizionista può essere il professionista indicato per guidarti nel percorso di educazione alimentare. Non solo elabora la dieta, ma costruisce una dieta considerando tutte le variabili ed evitando le trappole delle diete “fai da te” o di moda.

Seguire una dieta efficace non significa solo “mangiare meno”, ma mangiare meglio, secondo le esigenze e necessità del proprio corpo, senza ignorare la salute psicofisica. La dieta personalizzata è la chiave per raggiungere il benessere, evitando frustrazioni, rinunce inutili e danni alla salute. 

Se senti di aver provato tante diete senza successo, forse è il momento di affidarti a un professionista che possa considerare tutti questi aspetti per te. Una dieta semplice e sostenibile è basilare poiché si seguirà a lungo, garantendo un mantenimento dei risultati raggiunti senza stravolgere ritmi ed abitudini.

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8 Settembre 2025

Le emorroidi sono un insieme di vasi sanguigni e tessuto fibroso che si trovano sotto la mucosa del canale anale. Sono molto importanti per la continenza fecale insieme a nervi, mucosa e sfinteri. Il disturbo avviene in seguito alla loro infiammazione che causa gonfiore e dolore, determinando così la sindrome emorroidaria. E’ una condizione molto comune e le donne sono solitamente le più colpite, soprattutto durante e subito dopo la gravidanza. 

Le cause di questa patologia non sono ancora ben definite, ma alcuni fattori possono certamente contribuire allo sviluppo o peggioramento. Ad esempio: sedentarietà, cattive abitudini alimentari, predisposizione genetica, invecchiamento, stipsi ed altre problematiche intestinali. 

Così una corretta alimentazione può aiutare a prevenire e ridurre i sintomi.

Emorroidi e Alimentazione: sintomi e diagnosi della sindrome emorroidaria

I sintomi sono legati prevalentemente all’infiammazione e gonfiore delle emorroidi che possono rimanere all’interno dell’ano oppure uscire fuori. Ci sono altri sintomi caratteristici, come:

  • bruciore;
  • prurito;
  • dolore perineale e tensione dei muscoli anali;
  • sanguinamento.

Di solito la risoluzione della sindrome emorroidaria è spontanea, ma può anche cronicizzare. La diagnosi spetta al medico specialista proctologo che è sempre bene consultare, soprattutto in casi di sanguinamento. 

Perché la Dieta è Importante in Caso di Emorroidi

L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella sindrome emorroidaria per stabilire una corretta regolarità intestinale ed evacuazione senza sforzi. 

Infatti, le emorroidi sono vene gonfie nell’area anale o rettale, spesso aggravate da sforzi durante l’evacuazione. Una dieta povera di fibre può aumentare il rischio di stitichezza, rendendo le emorroidi più dolorose e persistenti. Inoltre, è importante anche la riduzione di zuccheri semplici e non superare l’apporto del 30% di grassi rispetto alla quota calorica totale per diminuire l’infiammazione.

 Obiettivi della dieta anti-emorroidi

  • Migliorare la regolarità intestinale
  • Ridurre l’infiammazione
  • Prevenire il peggioramento dei sintomi

Emorroidi e Alimentazione : Cosa Mangiare per Prevenire o Alleviare

1. Alimenti ricchi di fibre

Le fibre favoriscono il transito intestinale e ammorbidiscono le feci, riducendo lo sforzo durante l’evacuazione.

  • Frutta fresca (mele, pere, kiwi)
  • Verdure a foglia verde (spinaci, bietole, broccoli)
  • Legumi (lenticchie, ceci, fagioli)
  • Cereali integrali (avena, farro, pane integrale)

Consiglio: introdurre fibre gradualmente per evitare gonfiore o crampi.

2. Bere molta acqua

L’acqua è essenziale per il corretto funzionamento intestinale. Si consiglia di bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, specialmente se si aumentano le fibre.

3. Alimenti con proprietà antinfiammatorie

  • Olio extravergine di oliva
  • Pesce azzurro ricco di Omega-3 (salmone, sgombro)
  • Curcuma e zenzero

Cosa Evitare in caso di Emorroidi

1. Alimenti irritanti

  • Spezie piccanti
  • Alcol
  • Caffè in eccesso
  • Spezie come peperoncino, pepe, aglio, curry e paprika 
  • Alimenti con tanti grassi idrogenati e condimenti ricchi di grassi
  • Salse 

2. Cibi che peggiorano la stipsi

  • Riso bianco, patate, limoni, carote, banane
  • Eccesso di sale 

Stile di Vita e Abitudini Comportamentali

Una corretta alimentazione va sempre accompagnata da uno stile di vita sano:

  • Evitare di trattenere lo stimolo a defecare
  • Praticare attività fisica regolare (camminata, nuoto, yoga)
  • Evitare la sedentarietà prolungata
  • Non trascorrere troppo tempo seduti sul WC

Emorroidi e Alimentazione: Quando Rivolgersi ad un Nutrizionista

Se soffri frequentemente di emorroidi o stipsi, un piano alimentare personalizzato può fare la differenza. Un nutrizionista può aiutarti a:

  • Bilanciare l’apporto di fibre
  • Migliorare l’idratazione
  • Individuare eventuali intolleranze che peggiorano l’infiammazione

Conclusioni

Le emorroidi possono essere fastidiose, ma con la giusta alimentazione è possibile ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita. Una dieta ricca di fibre, acqua e nutrienti antinfiammatori è il primo passo per ritrovare benessere.

Bisogno di modificare la vostra alimentazione senza rinunciare al piacere del cibo? seguite il mio blog!


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